LA MIA BIOGRAFIA

Qualunque cosa sogni d’intraprendere,iniziala.
Designer

I MIEI RICORDI

Fin da piccola ideavo abiti con stoffe, centrini e materiali. Imparai presto il metodo per tagliarei modelli in forme semplici e a realizzare piccoli manufatti che amavo indossare. Mia madre e mia nonna mi insegnarono a realizzare dettagli, come ricami a mano e crochet che mi richiedevano tempo e sacrificio. Un'altra buona insegnante fu la mia maestra delle elementari, Suor Enza dell'ordine delle suore luigine che a scuola mi aveva insegnato a realizzare tutto a mano, anche piccoli quadri a punto erba e croce, che ancora posseggo come oggetti del cuore. Nel tempo ho imparato che il segreto il sapere è il più prezioso talento che si può tramandare.

Dal mio nonno materno invece, che era un impresario artigiano nell’ideazione di stampi per pneumatici automobilistici, ho imparato a viaggiare. Da bambina mi fermavo ad osservare quei gradi macchinari che aveva progettato, stampi in ferro con pattern geometrici checreavano la trama delle gomme. L'impresa lo conduceva in altri continenti quali Africa e America, paesi nei quali il nonno acquistava oggetti di altre culture fra cui tessuti. Oggetti artigianali africani e fotografie che illustravano fieri animali come leoni, tigri, girafe e giaguari, furono i protagonisti della mia colorata infanzia. ed oggi essi rivivono all'interno del mio personale progetto di moda, Mhudi.

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LA MIA FORMAZIONE

Mi sono laureata al Politenico di Milano con una tesi nella progettazione partecipata la quale, attraverso processi condivisi di antropologa culturale e urbana, esplora l'architettura delle culture, delle società e dei cambiamenti, scoprendo il profondo legame tra territorio, cittadinanza e sociologia. Da sempre appassionata di moda, sviluppo doti creative nell’ ambito della progettazione visual e retail all'interno del gruppo MaxMara Fashion Group. Nel 2012 creo il mio brand MHUDI  recuperando i tessuti batik africani acquistati dal nonno, per questo motivo battezzo il  brand con un nome MHUDI, di origine africana. Upcycler per natura, disegno i modelli con uno stile multietnico e contemporaneo e inizio a tracciare il mio viaggio nel concetto di una moda differente e senza spreco. Oggi, come etichal fashion designer  realizzo creazioni uniche ed in serie limitata, al centro dei miei progetti di moda metto sempre la persona, dedicando grande attenzione alla qualità, ai dettagli e alla tecnica artigianale. Mi dedico anche ad esperienze di allestimento scenografico e visivo, di  merchandising personalizzato per le aziende, promuovendo nuovi messaggi estetici con la circolarità dei materiali e coinvolgendo giovani artisti. Come docente insegno in diverse realtà formative dell'Emilia Romagna portando la mia esperienza personale ed imprenditoriale con la mission di  progettare whorkshop formativi in cui il saper fare artigianale sia la forza generatrice per creare differenza, sostenibilità e unicità verso una moda 5.0

La moda ha per me anche un profondo valore etico-sociale, come fashion activist promuovo temi di sensibilizzazione a sostegno non solo dell'ambiente ma dei diritti umani e del lavoro. Il mio ultimo progetto, il format pilota U.P.S.Y Unique. Planet. Sustainable.Young è espressamente rivolto alla didattica e al mondo giovanile, il concept si basa sull’ utilizzo di materiali giacenti aziendali o deadstock come ispirazioni per nuove sfide artistiche, fondate sulla originalità delle idee verso azioni di autoimprenditorialità giovanile ed espressività.

Ho due figli, Elena e Amedeo, attraverso le mie azioni ogni giorno trasferisco loro l'importanza di possedere uno stile personale e un modo di pensare autentico, coltivando progetti, talento e autenticità.