FORMAZIONE
Mi sono laureata al Politenico di Milano con una tesi in Progettazione partecipata con un taglio sull' antropologa culturale e urbana, grazie alla quale ho conosciuto l'architettura delle culture, delle società e dei cambiamenti, scoprendo il profondo legame tra territorio, cittadinanza e sociologia.
Da sempre appassionata di moda, devo la mia expertise in questo settore grazie all'esperienza svolta presso il Gruppo MaxMara, sviluppandodoti creative nell’ ambito della progettazione visual e retail.
Sono sempre stata una outsider, come punto di partenza seguo le regole del cuore e del coraggio e mi spingo verso territori sconosciuti, al centro della mia ricerca personale e professionale c'è la parola esperienza.
Nel 2012 creo il mio brand MHUDI recuperando tessuti batik importati dall’Africa dal nonno nel 1950. Per questo motivo, battezzo il brand con un nome di origine africana. Upcycler per natura, disegno i modelli con uno stile multietnico e contemporaneo e traccio senza timore il mio viaggio nella differenza senza spreco.
Oggi, come green designer artigiana realizzo creazioni in serie limitata, al centro metto la persona, dedicando grande attenzione alla qualità, ai dettagli e alla tecnica artigianale, promuovendo la mia specificità in affiancamento ai temi dell’associazione di categoria della quale faccio parte, Confartigianato.
Mi dedico anche ad esperienze di allestimento scenografico e visivo, di merchandising personalizzato per le aziende, promuovendo nuovi messaggi estetici con la circolarità dei materiali e coinvolgendo giovani artisti.
Come docente insegno in diverse realtà formative di eccellenza italiane per trasferire la mia esperienza creativa e imprenditoriale ai giovani, progettando whorkshop di upcycling tessile e coltivando la differenza e sostenibilità quali aspetti fondamentali della formazione.
La moda ha per me anche un profondo valore etico-sociale, come fashion activist promuovo temi di sensibilizzazione a sostegno non solo dell'ambiente ma dei diritti umani e del lavoro.
Il mio ultimo progetto, il format pilota U.P.S.Y Unique. Planet. Sustainable.Young è espressamente rivolto alla didattica e al mondo giovanile, il concept si basa sull’ utilizzo di materiali giacenti aziendali come metodo verso nuove sfide artistiche, fondate sulla originalità delle idee verso azioni di autoimprenditorialità giovanile ed espressività.
Ho due figli, Elena e Amedeo, attraverso le mie azioni ogni giorno trasferisco loro l'importanza di possedere uno stile personale e un modo di pensare autentico, coltivando progetti, talento e autenticità.